"Bagheria conferma uno straordinario appeal" - è quanto sostengono gli organizzatori de "Le vie dei tesori", il festival dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale, monumentale e artistico delle città. ed infatti si conferma l’exploit di Bagheria dell'anno scorso: la Città delle Ville supera le quattromila presenze e distanzia Termini Imerese e supera Messina.
La città tiene saldamente il terzo gradino del podio con le sue 4187 presenze: Villa Cattolica (nella seconda foto da sinistra), sede del museo Guttuso è sempre la più gettonata con le tele del maestro del novecento, Renato Guttuso (sfiorate le mille presenze; secondo luogo in assoluto tra i più visitati); ma anche villa Butera sotto lo straordinario affresco attribuito al Borremans; apprezzatissima nuovamente anche la casa museo dell’Oasi blu dedicata al viaggio realizzata da Nino Rizzo che ha anche dato alle stampe un delizioso volume che la racconta "In viaggio a casa mia, Oasi blu l'arte del viaggio".
E' soprattutto l’inedito Arco Azzurro (nella terzaa foto da sinistra) ad aver attirato curiosi e appassionati della natura: e le affascinanti lezioni di yoga al tramonto sono state veramente molto frequentate.
«Che soddisfazione» - esclamano gli amministratori della Giunta guidata da Filippo Maria Tripoli - «siamo orgogliosi della nostra città, siamo orgogliosi delle nostre bellezze e tutta l'amministrazione è grata all'organizzazione de Le vie dei tesori, ai tanti volontari, ai dipendenti comunali che hanno garantito le aperture dei luoghi e soprattutto siamo grati alla Bottega Michele Ducato, ai gestori di Villa Ramacca, a Pietro Pagano e Natura e sport che gestiscono l'Arco Azzurro, a Nino Rizzo e la sua strabiliante Oasi blu, ai parroci della Chiesa delle Anime Sante e della chiesa di Aspra, ai fratelli Balistreri del Museo dell'Acciuga di Aspra, al professore Pietro Piraino Papoff del Museo del giocattolo e delle cere Pietro Piraino, e alle energiche donne del museo a cielo aperto di Portami ad Aspra. Per le prossime edizioni puntiamo ad ampliare questa rete e confermano la bontà della collaborazione pubblico privato».