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Andromeda

04/11/2023 15:52

Marco Morana

Culture , Science , fisica, astronomia, andromeda, luna, apollo 11,

Andromeda

Grazie allo sviluppo tecnologico di questi ultimi decenni riusciamo a fare cose un tempo impensabili. Consideriamo come sia cambiato il mondo dagli anni '60 fin

Il progresso scientifico e i viaggi sulla Luna

Grazie allo sviluppo tecnologico di questi ultimi decenni riusciamo a fare cose un tempo impensabili. Consideriamo come sia cambiato il mondo dagli anni '60 fino ad oggi. E in fondo, non stiamo parlando di un periodo così remoto, se pensiamo che proprio alla fine di quel decennio l'uomo è sbarcato sulla Luna.

Tuttavia il progresso non ci consente più di fare attività un tempo all'ordine del giorno o quasi. Con i nostri computer possiamo ascoltare tutta la musica che vogliamo, guardare i film che desideriamo. Ma il pc non può leggere una musicassetta o un vhs. L'industria dell'automobile è uno dei settori in cui il progresso tecnologico ha più incidenza ed è in continua evoluzione. Risulterebbe però impossibile riprodurre modelli in voga nei decenni passati.

La tecnologia porta con sé non poche fragilità. Basta pensare ai moderni telefonini. Ci hanno facilitato l'esistenza grazie alle numerose applicazioni, ma se cadono per terra risultano quasi sempre inutilizzabili. Al contrario, i vecchi cellulari degli anni '90 erano parecchio più resistenti.

La fragilità del progresso tecnologico è questione notevole anche per i viaggi spaziali.

Nell'immaginario collettivo, siccome nel 1969 siamo sbarcati sulla Luna, adesso dovrebbe essere tutto più facile. E se ci dicono che, per esempio, da anni si fanno numerose prove non sempre fortunate con le tute che gli astronauti indosseranno nelle future missioni lunari, allora i complottisti si scatenano: questa è la prova che lo sbarco sulla Luna è tutta una messinscena, una truffa, un imbroglio.

Le cose non stanno affatto così, ovviamente. Anzi, proprio perché i tecnici della Nasa riscontrano non poche difficoltà significa che si fa sul serio e non è tutto frutto di un complotto planetario. Anche perchè gli standad legali di sicurezza sono molto più severi di un tempo. I prossimi moduli lunari avranno a bordo quanto di meglio la scienza possa offrire in termini di performance tecnica. Pensiamo solo che il computer dell'Apollo 11 aveva una capacità di analizzare dati migliaia di volte inferiore rispetto ai primi telefoni cellulari. Eppure, Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, con quel computer sono andati e tornati dalla Luna. Erano delle apparecchiature molto spartane rispetto a quelle attuali, ma molto più resistenti. I moderni moduli lunari risultavano, all'inizio, più sensibili all'azione delle cosiddette Fasce di Van Allen, accumuli di particelle elementari dovute all'incidenza del campo magnetico terrestre. Sono occorsi anni per trovare le schermature adatte alle nuove tecnologie. Negli scorsi anni si sono fatti numeorsi lanci, scegliendo traiettorie meno esposte. Tuttavia queste fasce non sono rischiose per gli uomini a bordo, se si attraversano velocemente, ma solo per le apparecchiature.

A tal proposito, è opportuno sottolineare che l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (che ha visto a bordo la nostra Samantha Cristoforetti) non viene proprio interessato dalla Fasce di Van Allen perché segue orbite distanti da quella zona.

Insomma che sia il 1969 o il 2030, le missioni lunari sono una delle attività più ambiziose e al contempo più rischiose. La tecnologia che accompagna queste attività è un'alleata generosa ma assai esigente. Non è stato facile nel 1969, dove le percentuali di non riuscita erano altissime e non sarà facile in futuro. Nella missione Apollo 11 sono state coinvolte migliaia di persone: ingegneri, fisici, matematici, biologi, psicologi, tecnici, informatici. E' stato uno sforzo senza precedenti. Un impiego indefesso di risorse economiche ed intelligenze. Il complottismo da dozzina ha davvero poche frecce al proprio arco. Sarebbe stato molto più complicato orgnizzare un intrigo internazionale di tal portata (migliaia di persone avrebbero dovuto mantenere la consegna del silenzio) che fare effettivamente il viaggio sulla Luna. Peraltro, negli anni successivi alle missioni Apollo (sei in tutto) i russi, temibili ed eterni rivali degli americani, avrebbero potuto smascherare l'inganno molto facilmente: specie in piena Guerra fredda. Anche se in anni più recenti da Mosca sono tornati a pretendere indagini per approfondire la questione.

Detto ciò, il dubbio è sempre lecito. E può essere da stimolo alla conoscenza. Oggi il web offre ristoro ai dubbi che nel corso dei decenni si sono addensati sulle missioni Apollo. Tutte le domande tecniche trovano risposta. Basta cercare con onestà intellettuale e con il piglio di chi vuole capire e non pascersi di scemenze. 

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